
Come state? Volevo dire alla Stu Stupenda che mi sono ammazzato dalle risate quando ho letto dell'Ornella e della Germana. Giustamente chi non le conosce non può condividere con me queste sensazioni.
E ora infatti vi spiego chi sono...oddio, mai avrei pensato di dover scrivere e spiegare chi sono. Comunque, l'Ornella e la Germana, perché vanno chiamate rigorosamente con l'articolo davanti al loro nome proprio (in Emilia si usa così), sono due signore avanti con l'età le quali non possono proprio rinunciare al gossip da villaggio. Conosciute in tempi remoti quando ancora non avevo la barba, queste due donne facevano e fanno tuttora parte della vita parrocchiale di Budrione (W!). L'Ornella allora si occupava della pesca dei fiori, non so se ancora sia il suo compito durante la sagra, ovvero si organizzava per poi a fine agosto mettere a disposizione una varietà veramente poco invidiabile di piante e fiori, le quali, riunite in uno stand assemblato con pezzi di lamiera ondulata, avrebbero TEORICAMENTE attirato tutti i budrionesi durante la sagra del paese. E dato lo scopo benefico di tutta la strategica operazione commerciale messa in atto dall'Ornella, chi eravamo noi per poter rinunciare all'opportunità di poter fare una buona azione durante la festa del patrono? Detto fatto. Le piante dell'Ornella erano riunite in questo stand traballante e la scritta PESCA DEI FIORI 1 BIGLIETTO 2000 LIRE sovrastava orgogliosa il tetto fatiscente.

Una volta ero addetto io alla realizzazione dei cartelli e dei listini prezzi in versione gigantesca, tipo formato A1, se esiste. Nel formato dei cartoni bristol che si comprano in cartoleria, insomma. Mi perdevo nei pomeriggi afosi di Budrione, quando aiutavo il prete, don Ivan, a dattilografare tutto il dattilografabile. Mamma mia, quanto mi piaceva. Quanto mi piace tuttora sentirmi impegnato! E ovviamente quando mi vedevano all'opera, mi caricavano di cartelloni e e scritte da fare in tempi record...è sempre così, quando qualcuno vede che sei disponibile appena si sparge la voce in genere se ne approfittano quasi tutti, anche se non in malo modo. E' una cosa inconscia, direi. Probabilmente facciamo un po' tutti così. Vabbè, chi se ne frega. E' incredibile, più scrivo e più mi viene da scrivere. Non avevo mai pensato di dover scriver un giorno delle mie attività in età fanciullesca. Che bello!
Comunque, ritornando ai cartelloni, ce n'era uno in particolare che mi piaceva fare perché era tutta la mia precisione che veniva fuori. Ed era esattamente il listino prezzi dello stand dove lavorava la Germana. La Germana è un'amica di mia madre, l'Iva. Esatto, mia madre si chiama come la Zanicchi.
O come la fidanzata di Wall-e.


La Germana, al contrario dell'Ornella che vive in mezzo alla campagna, è una specie di istituzione a Budrione. Innanzitutto vive in una zona molto residenziale del paese (ebbene sì, anche Budrione ha delle zone residenziali e altre un po' meno) e questo fa di lei una upper class, come quasi tutti quegli abitanti che hanno pezzi terra di loro proprietà. Ad essere sinceri non so esattamente da quale parte dell'alta Italia provenga la Germana...in effetti se ci penso il suo accento non è quello che abitualmente si può sentire quando un budrionese parla fluentemente in tutta la sua genuinità. Tipo, vediamo...oddio, perdonatemi ma mi verrebbe da dire un po' come Lea di Leo, quella zozzona che fa l'intrattenitrice notturna in tv e che si scatena in balli del ventre ormai ciucca di tutto il vino rosso che si è scolata durante la trasmissione. Solamente con più dialetto e con quasi 50 anni di più. Ecco, quella è la Germana. Io andavo a casa della Germana solo quando dovevo fare il bordo ai pantaloni, perché mi sa che lei era una delle poche donne che possedeva una macchina da cucire...e che la sapeva utilizzare, pensate. Cioè, lasciavo i pantaloni e mia madre a casa della Germana e poi andavo a casa della Sissia a fare filosso (FILOSSO=gossip parrocchiale).
E poi la risata della Germana è fenomenale, contagiosissima. Almeno, io me la ricordo divertentissima..poi magari con l'età si è scocciata di ridere in quel modo e ora non ride mai. Che cazzo ne so. Boh. Tuttora la Germana è impegnata nella cucina del reparto ristorazione durante il periodo della sagra di Budrione. Ovvero, insieme ad un nutrito gruppo di pie donne, e qualche volta anche i loro mariti (un po' meno pii) si uniscono alle cucine, lei prepara, impasta e frigge il famigerato GNOCCO FRITTO.

Molti di voi lo conoscono ma per i pochi che non ne hanno mai sentito parlare posso dire che si tratta di una deliziosa specialità emiliana, reggiana nello specifico se non mi sbaglio, molto semplice da preparare. Acqua minerale, farina e lievito di birra. E forse qualche ingrediente segreto ma questo dipende da chi lo cucina. Una volta lievitato l'impasto, lo si stende con un matterello e si tagliano pezzi dalle forme irregolari. Successivamente lo si butta a friggere in un grande contenitore dove precedentemente si è sciolto e si è portato ad elevate temperature lo STRUTTO.
Delicatisssssssimo e leggerisssssssssimo direi.
Una volta fritto (la frittura richiede solo qualche minuto, dipende da quando lo si vuole dorato), il gnocco fritto, il quale articolo determinativo è IL e solo IL, si può farcire con tutto quello che madre natura ha messo a disposizione. Qualche esempio? Tutti i salumi del mondo, rucola, parmigiano, formaggi vari, lardo di colonnata...e pure la Nutella se uno vuole...aiuto, ho un'acquolina in bocca che fra un po' inizio a sputare come un lama. O come Robbi.

E insomma io scrivevo il listino dei prezzi di quello stand, tipo GNOCCO VUOTO 500 LIRE AL PEZZO, GNOCCO FARCITO 2500 LIRE, ecc...mi viene la pelle d'oca a pensare alle lire...

Mi dimenticavo di dirvi che la Germana ha più o meno la stessa messa in piega di Jessica Fletcher. Ciao!

